Dietro a questo blog ci sono io, Gloria. E oggi voglio raccontarti il percorso che mi ha portata ad imparare l’inglese a +30 anni.
Con questo articolo non voglio soltanto parlarti della mia storia; questo vuole essere un post motivazionale che ti faccia capire che non è mai troppo tardi per inseguire i propri obiettivi.
Prima di ogni cosa, avere un obiettivo significa avere una forte motivazione. Se vuoi raggiungere una meta senza avere uno scopo ben preciso, ad un certo punto del percorso non ti sentirai più motivato nel portarlo a termine.
Detto questo, ti mostro come ho imparato l’inglese attraverso il mio metodo personale. Ti spoilero solo che la chiave del successo è la costanza.
1. Il punto di partenza
Come la media delle persone che vivono in Italia, ho imparato l’inglese a scuola. La mia base di partenza, come si suol dire, era l’inglese scolastico.
In più, però, negli anni ho continuato ad apprendere l’inglese per via degli articoli tecnici in cui mi imbattevo su Google.
Quando ho iniziato a creare siti web – a long time ago – mi capitava spesso di fare delle ricerche in cui i risultati erano in inglese, questo perché in quegli anni erano pochi i siti web in italiano che affrontavano il tema della programmazione.
Quindi, vuoi o non vuoi, ogni giorno apprendevo qualche vocabolo in più.
2. Capire l’inglese parlato
La mia difficoltà maggiore in inglese è sempre stata quella di non capire il parlato, ovvero di non essere in grado di comprendere le parole ed il loro suono.
Per farti un esempio concreto, quando ascoltavo le canzoni non riuscivo a capire quali parole stesse dicendo il cantante. Hai presente la celebre sigla “uanauonauei” di Dawson’s Creek?
Ecco, le parole per me erano incomprensibili, proprio perché le lettere in inglese non vengono pronunciate allo stesso modo di quelle in italiano.
La chiave che mi ha aiutata a sbloccare la difficoltà del non comprendere le parole è stata quella di guardare le serie tv con audio e sottotitoli inglesi.
In questo modo associ il suono delle parole pronunciate dall’attore alle parole trascritte nei sottotitoli.
3. Il mio metodo
Nei primi mesi del 2020 (sì, proprio in quel periodo lì) ho voluto dare una svolta alla mia vita. Ho preso un impegno con me stessa e così ho iniziato a studiare inglese un’ora al giorno.
Sono tante le scuse che diciamo a noi stessi “Eh ma non ho tempo“, “Eh ma è troppo tardi“, “Eh ma non ho soldi“.
Il mio metodo consiste nello studiare costantemente, ogni singolo giorno.
Studiare inglese ogni giorno ha fatto sì che questa attività diventasse un’abitudine.
Spesso diamo al termine “studiare” un’accezione negativa. Sembrerebbe che studiare sia un’attività faticosa, qualcosa che dobbiamo fare per forza, qualcosa che non ci diverte per nulla.
Ed invece noi dobbiamo convertire il sentimento legato allo “studiare inglese” a qualcosa di piacevole. Come? Imparando l’inglese grazie alle attività che ci piace svolgere abitualmente.
Il trucco è quello di trasformare lo sforzo dello studio in qualcosa di piacevole, che non vediamo l’ora di fare.
Le attività piacevoli che ho incluso nel mio studio dell’inglese sono:
- Guardare le serie tv preferite in inglese
- Ascoltare e cantare le canzoni preferite in inglese
- Leggere dei libri interessanti in inglese
- Fare delle ricerche su Google in inglese
- Sostenere delle lezioni online con madrelingua inglese
- Eseguire degli esercizi in APP di inglese
Chiaramente tutte queste attività vanno spalmate nel tempo e non eseguite tutte in una singola ora.
L’importante è dedicare, ogni giorno, un frantume di tempo all’inglese.
4. Guardare le serie tv in inglese
Se ogni giorno guardi un episodio di una serie tv in inglese, dopo un anno sarai in grado di capire le parole. Ed effettivamente è quello che ho fatto io, per 2 anni.
Per me guardare 1 o 2 episodi al giorno di una serie tv in lingua originale che mi piace non è affatto una perdita di tempo.
Dico spesso che guardando una serie tv in inglese faccio l’utile ed il dilettevole.
Il mio consiglio è di iniziare a guardare serie tv che già conosciamo e che amiamo. Conosciamo già la storia dei personaggi e possiamo dedicarci all’ascolto e alla comprensione dei dialoghi.
Le serie che mi hanno aiutata tantissimo a fare un salto di qualità sono state:
- Friends è un grande classico per chi vuole imparare l’inglese. Siamo alle prese di un gruppo di amici che vive a New York. Con Friends sono riuscita a legare le parole all’interno delle frasi ed acquisire un vocabolario più informale ed amichevole.
- Gilmore Girls è la serie americana che amavo da ragazzina. Ho rivisto gli episodi innumerevoli volte, per cui conosco bene sia i personaggi che le loro storie. I dialoghi sono mediamente complessi ed articolati.
- Game of Thrones occupa il primo posto sul gradino delle mie serie tv preferite. Qui i sottotitoli sono necessari poiché gli attori hanno accenti molto diversi tra di loro.
- The Crown è tra le serie più consigliate a coloro che desiderano migliorare l’inglese. Gli accenti sono prettamente inglesi (UK). Qui possiamo prendere confidenza anche con l’accento posh tipico dell’aristocrazia inglese (famiglia reale inclusa).
5. Seguire lezioni con madrelingua inglese
Il punto di svolta è arrivato quando ho deciso di seguire delle lezioni con un’insegnante madrelingua.
Avevo acquistato un corso di inglese online che mi dava accesso anche ad alcune lezioni con gli insegnanti di Fluentify. Ci ho messo 5 mesi per decidermi a prenotare la prima lezione e da allora non ho più smesso.
Infatti ogni settimana od ogni 10 giorni, prenoto una lezione su Fluentify con la mia teacher preferita.
Io ho volutamente scelto una insegnante madrelingua proveniente dall’UK e che parlasse soltanto inglese. Infatti nella piattaforma puoi filtrare l’insegnante in base al suo accento (australiano, inglese, americano, africano, ecc) e puoi verificare anche le ulteriori lingue di cui loro sono a conoscenza (per esempio l’italiano).
Io credo che – a meno che tu non parta da un livello A1 – sia importante confrontarsi con qualcuno che parli solo inglese. Quando non comprendi una parola, l’insegnante sarà in grado di spiegartela in diversi modi.
6. Scrivere un diario in inglese
Nel mio percorso di crescita personale, ho preso l’abitudine di scrivere un diario. Scrivo alcune righe alla mattina, prima di iniziare a lavorare. Difatti questa attività è entrata a far parte della mia morning routine a tutti gli effetti.
La mia insegnante di inglese, tra i vari consigli, mi ha suggerito di scrivere ogni giorno una pagina di diario in inglese. Dato che già lo facevo, ma in italiano, ho dovuto soltanto abituarmi a scrivere i miei pensieri in lingua inglese.
Inizialmente le frasi erano molto semplici, poi pian piano ho sentito il bisogno di scrivere dei pensieri più articolati e dunque ho inziato a cercare i termini più appropriati.
In questo modo, ogni giorno, imparo almeno un vocabolo nuovo.
7. Fissare un obiettivo di inglese
“Imparare l’inglese” è un desiderio troppo generico.
Un obiettivo – per essere tale – deve essere misurabile, specifico e raggiungibile, oltre che avere un tempo limite.
- Specifico: “Voglio essere in grado di capire la mia serie tv preferita senza sottotitoli” che è ben diverso dallo scialbo “Voglio imparare l’inglese“.
- Data di scadenza: “Entro il 10 Dicembre di quest’anno“.
- Raggiungibile: “Voglio imparare ad usare correttamente i tempi verbali“. Se il tuo livello è A1, non puoi pensare di parlare fluentemente come un B2/C1 in 2 mesi. Fai in modo che il tuo obiettivo sia fattibile e non fantasioso o addirittura miracoloso!
- Misurabile: “Voglio passare dal livello B1 al livello B2“. Per essere in grado di capire se effettivamente hai raggiunto l’obiettivo devi per forza affidarti ad un metro oggettivo di giudizio. Potresti rendere il tuo obiettivo misurabile tramite i livelli della certificazione CEFR (A1-C2) o IELTS.
Un obiettivo d’inglese efficace potrebbe essere “Voglio raggiungere il livello B2 ed essere quindi in grado di capire la mia serie tv preferita senza sottotitoli, entro il 10 Dicembre di quest’anno“.
8. Avere una forte motivazione
Ne ho parlato anche nell’articolo su “come trovare lo scopo della propria vita”; l’unica cosa che ci dia la forza e che alimenti la costanza nel raggiungere un obiettivo è la motivazione.
Chiediti:
- Qual è il motivo per cui voglio raggiungere il mio obiettivo di inglese?
- Cosa mi spinge ad imparare l’inglese?
- Grazie all’inglese cosa sarò in grado di fare?
- Quali opportunità avrò se riuscirò ad essere fluente in inglese?
- Quali opportunità, invece, mi perderò se non dovessi riuscire a migliorare il mio inglese?
Dietro ad un obiettivo deve esserci una motivazione valida.
È lo “scopo” che alimenterà il nostro desiderio di raggiungere l’obiettivo prefissato. È la motivazione che ci spronerà a conseguire il nostro obiettivo.
9. Essere costanti nello studio dell’inglese
L’inglese è come una pianta, se non l’annaffi periodicamente, questa appassirà.
Se il tuo obiettivo è quello di raggiungere il livello X, questo non significa che una volta raggiunto potrai sederti sugli allori. Eh no, meine liebe.
Il punto è che, non abitando in un Paese dove l’inglese è la lingua ufficiale, è meno facile parlarlo.
L’unico modo per non dimenticarci tutte le regole grammaticali o di disimparare a parlare in maniera fluente, è quello di studiare in maniera costante.
Studiare o parlare inglese una volta al mese non ti aiuterà; hai bisogno di essere più costante e frequente nello studio.
Un’ora al giorno come ti sembra? Forse 30 minuti riesci a ritargliarli nella tua giornata o sei come quelli che dicono di non aver tempo per leggere 10 pagine al giorno di un libro?
P.S. Tu, invece, che obiettivo hai e da quale livello parti? Hai strategie diverse dalle mie? Scrivimi pure, sono tutt’orecchi :p